Il nostro seminarista Francesco ci saluta …

2 settembre 2018 – Solennità esterna della B.V. del Perpetuo Soccorso, patrona della parrocchia di Tombelle. 

 

È giunto il momento di salutarci! Mi pare ieri quando il rettore del seminario mi ha chiamato per annunciarmi che la parrocchia nella quale avrei vissuto alcuni anni era Tombelle e ricordo bene anche il suo sorriso nel vedere la mia espressione perché era la prima volta che sentivo questo nome, infatti siamo andati assieme a vedere nella cartina della diocesi dove si trovasse.

 

Non è facile salutarvi a motivo del fatto che qui mi sono sentito accolto, voluto bene, sostenuto nella preghiera. Sono stati da una parte tre anni belli, formativi, di crescita, anni dove sono stato bene. Dall’altra parte ho vissuto anche alcuni momenti di scoraggiamento, di fatica, di situazioni ingarbugliate che mi hanno provocato e chiesto un lavoro attento, ma questo sono certo che giova comunque al bene di chi vuole seguire il Signore.

 

Alla fine di questi anni posso dire d’essere veramente ricco, ricco di esperienze, di consigli, di sorrisi, di relazioni, di attività. È stata un’esperienza che mi ha provato e che mi ha dato la possibilità di misurarmi e di chiedermi veramente quale sia il progetto che il Signore ha riservato per me.

 

Ho riflettuto che con voi ho condiviso tutte le tappe che mi separano dall’ordinazione diaconale: la domanda di ammissione, il lettorato e l’accolitato, siete stati voi la mia famiglia che mi accompagnava in questi momenti ufficiali.

 

Sgorga dal cuore una parola, che sentiamo dire spesso, ma che ora non ne trovo altre di più significative: GRAZIE!

 

Il primo grazie va a don Fabio che in fiducia ha scelto di accogliermi a vivere con lui e con paternità mi ha accompagnato e mi ha trasmesso – lasciatemelo dire – un valido modello di chi sia il prete diocesano. Guardando a lui ho arricchito il modello di prete che il Signore mi chiede di essere, in modo particolare sono stato provocato sulla preghiera, sull’affidarmi incondizionatamente al Signore sapendo che non mi lascia mai solo. Sono stato provocato sulla devozione a Maria e per questo spero di poter andare presto a Lourdes e Medjugorje. Ho gustato con lui la Terra Santa. Sono stato provocato sulla generosità e sull’accoglienza in modo particolare di chi immediatamente non rispecchia i tuoi desideri. Ho visto in don Fabio un prete in uscita, un prete che prega, un prete che ascolta, un prete che gioisce e soffre con tutte le persone della sua comunità. Un prete che mi dice che l’essenziale è CRISTO AMORE.

 

Ringrazio il Signore per la Chiesa, specialmente quella di Padova, per quella particolare di Tombelle, per gli incontri, le storie condivise, per gli sbagli e i peccati che sono stati occasioni di crescita e conversione.

 

Grazie alla scuola dell’infanzia parrocchiale, alla coordinatrice Valentina, a tutta l’equipe educativa, al personale di segreteria e della cucina che ogni venerdì mattina (e non solo) mi accoglievano con tanta festa e mi hanno dato la possibilità di misurarmi con l’insegnamento della religione cattolica con questa fascia d’età.

 

Grazie ai catechisti, in modo particolare a quelli dei gruppi delle medie con i quali, nei diversi anni, abbiamo condiviso attività, incontri, ritiri in preparazione alla Cresima.

 

Grazie ai vari gruppi di AC, ai presidenti che si sono susseguiti: Liana, Pietro e Sofia, alle responsabili dell’ACR, Eleonora e Sofia, ai gruppi post cresima delle medie, ai gruppi giovanissimi – in particolare i 2002 – con i quali si è creato un bellissimo rapporto soprattutto per mezzo dei loro validi animatori che ringrazio di cuore.

 

Grazie a chi mi ha sostenuto con il nuovo gruppo 14ennie l’esperienza a Roma che abbiamo cercato di far decollare, anche aiutandomi – e ripenso all’anno scorso – per far sentire la nostra voce al papa ricevendo il complimento d’essere dei ragazzi rumorosi …

 

Grazie anche a tutti gli altri animatori, a coloro che si sono affiancati ai vari gruppi di iniziazione cristiana, ma in modo particolare a chi si metteva in gioco nei vari campiscuola estivi … che belle esperienze che abbiamo passato da S. Stefano di Cadore a Roma, dal Nevegal ad Assisi … o anche nelle esperienze invernali da Jesolo a Rodengo. Grazie anche al personale della cucina di questi campiscuola.

 

Grazie ai molti animatori del grest che mi hanno sostenuto e hanno dato la possibilità a tanti bambini-ragazzi di vivere alcune settimane certamente formative.

 

Grazie a tutti gli attori della liturgia, in modo particolare ai cari chierichetti ai quali voglio tanto bene, ai lettori, ai ministri straordinari della comunione, a chi prepara i fiori, al coro, a Francesco sacrestano.

 

Grazie ai volontari del patronato e della sagra,al personale del bar: Michele, Cristina, Michela, Carlina….

 

Grazie a chi lavora in canonica, in modo particolare Antonella, Licia e Nazarena… grazie a chi mi faceva trovare l’appartamento pulito: prima Cristina e in questi ultimi due anni Gemma.

 

Insomma grazie a tutti coloro che hanno fatto tanto per “far festa” al chierico.

 

In quest’anno sono cresciuto e formato, il merito è anche vostro!

 

Vi chiedo anche scusa perché so che con alcune persone (e ho ben in mente chi) il mio modo di essere, la mia esuberanza, il mio dire ha allontanato, ha portato a incomprensioni e difficoltà di relazione. Sono umano e difetti ne ho tanti! Abbiate pazienza. Chiedo scusa a queste persone perché forse non ho fatto il primo passo, perché non mi sono esposto … sappiate che vi porto nel cuore lo stesso e, anche se ora la distanza fisica ci allontana, continuerò a ricordavi e a fare in modo che situazioni come queste non capitino più. Anche queste relazioni sono state per me formative.

 

Ora il mio cammino continua. Come sapete il vescovo Claudio mi ha chiesto di prestare servizio nella parrocchia Legnaro, vivrò lì tutta la settimana, sarà un’avventura diversa, una vita di canonica con il parroco don Daniele e il cappellano don Alessandro. Una parrocchia viva, grande, attiva, dove certamente non mi annoierò, ma saprò far tesoro di tutto quello che ho imparato in questa comunità di Tombelle.

 

Continuerò anche con l’insegnamento della religione cattolica, quest’anno l’ufficio scuola della diocesi mi ha nominato all’istituto tecnico “De Nicola” di Piove di Sacco e sempre al “Barbarigo” alle scuole medie e alcune ore al liceo.

 

Il vescovo si è riservato lui di scegliere la data della mia ordinazione diaconale, ultimo passo prima del sacerdozio, che non coinciderà con i vari momenti diocesani prestabiliti e a tal proposito mercoledì 22 agosto ho avuto la gioia, come avete visto, di incontrare per la seconda volta Papa Francesco, di stringergli la mano, di abbracciarlo, di parlargli e mi sono affidato alle sue preghiere, gli ho chiesto di ricordarmi in questo mio nuovo cammino che inizio in attesa dell’ordinazione. Oggi voglio farlo anche con voi, vi chiedo di pregare per me, di ricordarmi con affetto … chiedo in modo particolare ai ministri della comunione quando vanno a trovare gli ammalati (servizio che purtroppo io non ho esercitato come accolito) di chiedere loro di pregare per me.

 

Gli ammalati solitamente nel silenzio della casa e nella loro infermità pregano tanto, portate loro questa mia intenzione di preghiera perché ne ho bisogno. E anche voi pregate tanto per me!!! io non smetterò mai di ricordarvi …

 

Nel congedarmi da un’altra parrocchia un mio amico prete mi ha detto: non temere i cambiamenti Francesco, sono sempre un po’ dolorosi, ma sono segno di quella libertà di chi vuole essere semplicemente strumento nelle mani di Dio. Lascia fare a Lui, sempre: non ti deluderà mai.

E allora lascio fare a Lui.

 

Buon cammino fratelli e sorelle, un abbraccio di vita a tutti.

Francesco