Domenica con una piccola rappresentanza del Consiglio Pastorale Parrocchiale celebreremo alla Casa di Reclusione Due Palazzi. Un modo importante per essere in comunione con questa realtà di vita presente nel nostro territorio.
Condivido alcuni pensieri di Pasquale che collabora come volontario al Due Palazzi che ci aiutano a capire e vedere questa realtà da una prospettiva diversa.
Il “DUE PALAZZI” come lo vedo io è proprio il DUE DELLA VITA: è il bello ed il cattivo, è la libertà e la non libertà, il senso di vivere ed il senso di morire, la luce ed il giorno, l’errore e la pena, la sofferenza e la gioia, la solitudine ed il convivere, il bianco ed il nero… l’incontro di razze, di religioni, di esseri umani che dagli sbagli, spesso vogliono uscire più forti e cambiati, perchè sono gli sbagli che ci fanno “vedere” da un’altra prospettiva e da questa, a volte ripartire. Prima di intraprendere questo mio attuale lavoro per me la sentenza diceva tutto: “Innocente o colpevole”; adesso entrando in carcere ho scoperto che c’è lì dentro un mondo nuovo, fatto di persone e sentimenti, stati d’animo, sofferenze e amicizie, insieme a tanta voglia di riscattarsi che non c’è fuori.
Aggiungo anche una poesia sempre di Pasquale Merlino – che ringrazio di cuore -:
Sbagli su sbagli…
sbagli di malaffare
o errati modi di fare
ti conducono … a sbagliare.
Sbagli… per necessità
o cattive compagnie
ti lasciano su strane vie
aventi come meta comune
una Casa un po’ speciale
chiamata “Reclusione”.
Arriva inesorabilmente…
la grande delusione,
verso te stesso in primo luogo
e verso chi hai offeso
o recato danni;
verso i tuoi cari
che con amore e affanni
inevitabilmente…
continuano
ad amarti,
senza più vederti
toccarti
baciarti.
Adesso… sei solo un detenuto
confuso tra più respiri,
rinchiuso dentro quattro mura
che lentamente
ti comprimono l’anima
e resti privo di tutto,
anche… della tua vera identità.
“Esperto” diventi …
solo nel contare i giorni
i mesi e gli anni
sperando in un “permesso”
che il tuo programma trattamentale
purtroppo,
ancora non prevede,
mentre consapevole
sai già … dentro te
che il tuo “fine pena”
non finirà mai
neanche quando…
sarai fuori!
Commenti