Mese di Maggio dedicato a Maria con la preghiera del Rosario

Se desiderate la pace nei vostri cuori, nelle vostre case o nel vostro paese, riunitevi ogni sera per recitare il Rosario. Non importa quali preoccupazioni o fatiche gravano su di voi, non lasciate passare neanche un giorno senza recitarlo.

Con queste parole Papa Pio XI ha sottolineato l’importanza di una delle più semplici e potenti preghiere della tradizione Cattolica: il Rosario.

La sua origine si può collocare intorno al IX secolo nei monasteri d’Irlanda, dove i monaci praticavano la recita di 150 Salmi di Davide. La presenza di numerosi gruppi di laici alla ricerca della comunione con Dio portò ad una nuova forma di preghiera più adatta alla loro estrazione culturale, infatti gran parte di loro non sapeva leggere e scrivere: nacque così la recita di 150 Pater Noster al posto dei 150 Salmi.

All’inizio del XII° secolo, si diffonde in occidente la recita del Saluto Angelico (cioè la prima parte dell’Ave Maria, la cui origine è di alcuni secoli prima) al posto dei Pater Noster trasformando il Salterio biblico in un “salterio mariano”, da qui in poi venne chiamato “rosario” recitabile da chiunque.

Il certosino Enrico di Kalkar, nel XIV° secolo, suddivise il salterio mariano in 15 decine inserendo, tra una decina e l’altra, il Padre Nostro. Inoltre in quell’epoca si diffuse la tradizione che il Rosario fu istituito da S. Domenico, fondatore dell’Ordine dei Domenicani, tradizione portata avanti da Alano de la Roche per convertire i non credenti e i peccatori.

Molti sono stati i Papi che hanno scritto documenti sul Rosario, a cominciare da Urbano IV (1261-64) fino a Giovanni Paolo II; molti altri, pur non avendo scritto documenti, ne hanno esaltato e raccomandato la preghiera definita “Vangelo in compendio“, “salterio del popolo“, “catena dolce che ci riannoda a Dio“, “preghiera della famiglia e per la famiglia“, “scuola di contemplazione e di meditazione“.

La corona del Rosario, non solo è un semplice strumento per contare le preghiere, ma è allo stesso tempo uno strumento  con forti simboli spirituali, perché:

● converge verso il Crocifisso, inizio e termine della preghiera e centro della vita cristiana;

● lo scorrere dei grani della corona oltre a scandire la preghiera allude anche allo scorrere della vita, al cammino spirituale del cristiano;

● assomiglia ad una catena simbolo di un forte legame spirituale, di un vincolo che unisce il cristiano alla Madonna ed a Cristo.