Tornati da Lourdes

Siete stati la nostra forza, restate la nostra speranza. Con queste parole ci ha salutato Giliola, presidente dell’Unitalsi di Padova, al termine del pellegrinaggio a Lourdes. Noi giovani eravamo in 40: dalla Guizza, da Tombelle, da altre parrocchie della nostra diocesi. Una settimana a spingere carrozzine, servire ai tavoli, ascoltare i più anziani, aiutare i malati e pregare insieme. Questo fa l’Unitalsi: porta a Lourdes chi da solo non potrebbe farlo.
Qualcuno già fa progetti per l’anno prossimo, anche se forse la vera sfida non è ritornare ma rimanere, anche a casa, come eravamo a Lourdes.
Tanti i volti, i gesti, le emozioni che portiamo nel cuore. Noi, i pellegrini, i malati. Lo spiegano le parole di Antonio: per il tempo che il Signore mi lascerà ancora qui, difficilmente dimenticherò questi giorni.
Fra millemila ore di treno, arriveremo a casa stanchi ma felici. Perché in fondo, come mi ha detto Giovanni mentre lo accompagnavo a messa, cosa c’è di più importante di volersi bene?
Davide, seminarista