DOMENICA 19 APRILE 2020: II DI PASQUA E DELLA DIVINA MISERICORDIA

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Cos’è la Domenica della Divina Misericordia?

Dalle pagine del Diario sappiamo che suor Faustina Kowalska fu la prima a celebrare individualmente questa festa con il permesso del confessore. Per quanto riguarda il modo di celebrare la festa Gesù ha espresso due desideri:
1) che il quadro della Misericordia – sarà esposto davanti all’altare della nostra chiesa di Tombelle – sia quel giorno solennemente benedetto e pubblicamente, cioè liturgicamente, venerato;
2) che i sacerdoti parlino alle anime di questa grande e insondabile misericordia Divina e in tal modo risveglino nei fedeli la fiducia. “, – ha detto Gesù – la prima domenica dopo Pasqua è la festa della Misericordia, ma deve esserci anche l’azione ed esigo il culto della Mia misericordia con la solenne celebrazione di questa festa e col culto all’immagine che è stata dipinta“.

 

La festa della Divina Misericordia è stata istituita ufficialmente da Giovanni Paolo II nel 1992 che la fissò per tutta la Chiesa nella prima domenica dopo Pasqua, la cosiddetta “Domenica in albis”.  Giovanni Paolo II venne a conoscenza della storia di Sr. Faustina nel 1941. In quel periodo, infatti, lavorava nella fabbrica chimica Solvay, a Lagiewniki, un sobborgo della periferia di Cracovia. Prima di iniziare il lavoro, si fermava nella Cappella del Convento di Sr. Faustina Kowalska e lì sostava in preghiera. Da allora la Divina Misericordia è stata sempre al centro della sua spiritualità e della sua vita, imparando a vincere il male con il bene (cfr. Rm 12, 21) e vedendo in essa il limite invalicabile che Dio ha posto al male. Vissuto sotto due dittature, Giovanni Paolo II non ha mai perso la speranza, proprio perché consapevole che, come ribadì Benedetto XVI, “l’ultima parola sul male dell’uomo e della storia è di Dio, è della sua Misericordia, capace di far nuove tutte le cose (cfr Ap 21,5) [25 marzo 2011]”.La Misericordia è il nome stesso di Dio, il volto con il quale Egli si è rivelato nell’antica Alleanza e pienamente in Gesù Cristo, incarnazione dell’Amore creatore e redentore”. La scelta della prima domenica dopo Pasqua ha un suo profondo senso teologico: indica lo stretto legame tra il mistero pasquale della Redenzione e la festa della Misericordia, cosa che ha notato anche suor Faustina: “Ora vedo che l’opera della Redenzione è collegata con l’opera della Misericordia richiesta dal Signore”. Questo legame è sottolineato ulteriormente dalla novena che precede la festa e che inizia il Venerdì Santo. Gesù ha spiegato la ragione per cui ha chiesto l’istituzione della festa: “Le anime periscono, nonostante la Mia dolorosa Passione (…). Se non adoreranno la Mia misericordia, periranno per sempre”. La preparazione alla festa deve essere una novena, che consiste nella recita, cominciando dal Venerdì Santo, della coroncina alla Divina Misericordia. Questa novena è stata desiderata da Gesù ed Egli ha detto a proposito di essa che “elargirà grazie di ogni genere”.